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Cataniamia di Francesca Litrico

E-mail: missfly@live.it

UN TERREMOTO OGGI

01.01.2012 19:08

Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le immagini dell'immensa tragedia dell'Aquila,abbiamo provato rabbia di fronte a quelle case diventate tombe,siamo sconcertati e scandalizzati perchè  tutti sappiamo che questa tragedia avrebbe potuto  assumere proporzioni diverse,certamente meno pesanti.Sarebbe bastato un po di buonsenso,sicuramente l'onesta di alcuni costruttori e tanta gente sarebbe ancora VIVA.Pochi mesi fa ho dedicato un lungo post ad una tragedia lontana 300 anni,il terremoto di Catania del 1693.Quel sisma distrusse buona parte della Sicila orientale e provocò oltre 50.000 morti.Di questi, 16.000 nella sola Catania.Ed oggi?Cosa accadrebbe se un terremoto di quell'intensità dovesse ripetersi?La faglia Ibleo-Maltese è sempre simpaticamente vicina a noi siciliani,lo sanno benissimo gli esperti sismologi,la Protezione Civile e i nostri amici Amministratori Comunali.Guardate questa pagina tratta del sito ufficiale del Comune di Catania:

Il t

Logo Protezione Civile

Rischio Sismicoerritorio del Comune di Catania si trova nella parte centrale della fascia costiera orientale della Sicilia, che in passato è stata interessata da terremoti anche di intensità molto forte.
La tabella che segue riassume i dati degli eventi con maggiore intensità risentita a Catania

 

Storia sismica di Catania

Is

Anno

Mes

Gior

Area Epicentrale

Io

Mw

10-11

1693

01

11

Sicilia orientale

11

7.41

10

1169

02

04

Sicilia orientale

10

6.60

7-8

1542

12

10

Siracusano

10

6.62

7-8

1848

01

11

AUGUSTA

8

5.48

7

1716

12

01

CATANIA

7

5.17

7

1818

02

20

Catanese

9

6.00

6-7

1536

03

23

CATANIA

6-7

5.03

6-7

1698

04

12

VIZZINI

7

5.25

6-7

1908

12

28

Calabria meridionale

11

7.24

6

1818

03

01

Monti Iblei

7-8

5.63

6

1959

12

23

PIANA DI CATANIA

6-7

5.23

6

1990

12

13

Sicilia sud-orientale

7

5.68

5-6

1537

05


 

CATANIA

5-6

4.63

5-6

1846

04

22

CATANIA

5-6

4.63

5-6

1949

10

08

NOTO

6-7

5.18

5

1669

03

10

Nicolosi

8-9

4.83

5

1783

02

05

Calabria

11

6.91

5

1879

06

17

Area etnea

9

5.06

5

1905

09

08

Calabria

11

7.06

5

1914

05

08

Area etnea

9

5.30

5

1928

03

07

CAPO VATICANO

7-8

5.90

5

1934

09

11

MADONIE

6-7

5.03

4-5

1635

08

12

MESSINA

6-7

5.03

4-5

1883

04

05

NICOLOSI

6-7

4.29

4-5

1894

08

08

Area etnea

9-10

5.23

4-5

1894

11

16

Calabria meridionale

8-9

6.05

4-5

1907

10

23

Calabria meridionale

8-9

5.93

4-5

1978

04

15

Golfo di Patti

9

6.06

4-5

1983

07

20

VIAGRANDE

6

4.47

4-5

2002

10

29

BONGIARDO

8

4.80

Legenda:


 

Is

=

Intensità sismica risentita a Catania (MCS)


 


 

Io

=

Intensità epicentrale (MCS)


 


 

Mw

=

Magnitudo (Richter)


 


 


I due eventi più importanti dei secoli scorsi sono considerati, per la città di Catania, il terremoto distruttivo del 1693 e quello, capace di generare danni significativi, del 1818, i quali sono stati scelti come riferimento nel progetto Risk-UE (anno 2004) per i due scenari di livello I e II.  All’evento di livello I si associa la frattura di un segmento importante, lungo 60-70 Km, della faglia Ibleo-Maltese (magnitudo Richter = 7.4), mentre l’evento di livello II è associato ad una rottura di faglia relativamente profonda sul fianco N dell’Etna (M = 6.0).
Per l’analisi di tipo probabilistico nello stesso progetto Risk-UE è stata calcolata, con un modello delle Zone Sismogenetiche che governano la sismicità della Sicilia orientale, la pericolosità sismica, intesa come severità dello scuotimento atteso a Catania per un periodo di ritorno di 475 anni, che in campo europeo è il valore di riferimento per l’Eurocodice sismico.  Tale scenario probabilistico stima per l’area urbana di Catania valori di accelerazione massima compresi tra 0,15g e 0,25g, coerenti con l’attuale posizione di Catania in zona 2 della classificazione sismica.
La mappa di pericolosità sismica elaborata dal INGV (Ordinanza PCM 28/04/2006 n. 3519, All. 1b), espressa in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi, indica per il territorio comunale di Catania valori di pericolosità analoghi, compresi tra 0,2g e 0,225g nella parte urbanizzata del territorio, e 0,225-0,25g nella parte sud del territorio comunale.
La Regione Sicilia, con la deliberazione n. 408 del 20/03/2003 che recepisce l’Ordinanza PCM 20/03/2003 n. 3274”, ha confermato la classificazione sismica in zona 2 del comune di Catania, prescrivendo anche come obbligatorie le verifiche di zona 1 per le strutture strategiche, che nella deliberazione stessa sono elencate per categorie tipologiche in un elenco allegato.
Nell’ambito dello studio geologico preliminare al Piano Regolatore Generale (anno 2004) è stata redatta una carta delle pericolosità geologiche di dettaglio che tiene conto delle caratteristiche litotecniche dei terreni e delle possibili amplificazioni degli effetti di un input sismico per: amplificazione relativa, franosità, liquefazione.

Scenario di rischio


Come scenario per il presente Piano si ritiene opportuno fare riferimento a quello utilizzato per l’esercitazione Eurosot del 2005, che è stato ottenuto assumendo le stesse coordinate di epicentro dell’evento catastrofico del 11 gennaio 1693, ma associandole ad una magnitudo inferiore, considerando in tal modo un evento che ha maggiori probabilità di ripetersi.
Va evidenziato che – di norma – un evento di questo genere esula dai limiti della pianificazione comunale poichè, secondo la legge 225/92, è di tipo C, e prevede quindi la dichiarazione dello stato di emergenza e la nomina di un commissario delegato.
Ma è stato ritenuto uno scenario preferibile potendosi facilmente adattare il modello di intervento anche ad eventi di minore intensità, semplicemente eliminando le attività non necessarie.
Il terremoto assunto come riferimento, quindi, ha le seguenti caratteristiche:
- Coordinate epicentrali: Long. 15.020 – Lat. 37.130
- Comune epicentrale:  Sortino
- Magnitudo:  6.8
- Intensità epicentrale:  10-11  MCS
- Intensità macrosismica risentita: 8.1  MCS

Per il comune di Catania è stato stimato il grado di danno in base alle 5 classi di danno definite dalla scala MSK, con il seguente risultato:

 

 

 

Grado di danno

 

Tipo di danno

 

N.° di abitazioni

5

Danno totale (collasso)

972

4

Distruzione (crollo parziale)

10.380

3

Danno forte (lesioni gravi)

8.839

2

Danno medio (lesioni minori)

26.804

1

Danno lieve

-

Incrociando i dati relativi al danno dell’edificato con i valori di esposizione della popolazione, si è ottenuto lo scenario di evento che segue:

Scenario assunto

 

Abitazioni crollate

972

0,73% del totale

Abitazioni inagibili

13.915

10,38% del totale

Abitazioni danneggiate

32.107

23,95% del totale

Popolazione coinvolta in crolli

1.965


 

Numero di vittime

590


 

Numero di feriti

1.769


 

Numero di senzatetto

27.016


 

 

La distribuzione territoriale del danno medio dell’edificato è quella rappresentata nella figura che segue, da cui risulta che le zone della città a rischio più elevato sono le seguenti:
- La parte di centro storico racchiusa da via Plebiscito ad Ovest, da via Umberto a Nord, e da via Dusmet a Sud.
- Una vasta area del quartiere Picanello.
- Le zone di edilizia popolare nel quartiere S. Leone.
- Buona parte dell’edificato intorno alle vie Acquicella, Acquicella Porto e Zia Lisa.

Distribuzione danno

danno medio dell’edificato

Danno Alto (viola)

Danno Medio (giallo)

Danno Basso (celeste

Potete trovare questa pagina al seguente indirizzohttps://www.comune.catania.it/il_comune/organizzazione/protezione_civile/rischio-sismico/

Alla luce di questo probabile scenario,mi piacerebbe sapere cosa si sta facendo al Comune di Catania in materia di prevenzione,di consolidamento di strutture,etc...COSA ?

 


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