La tolleranza.Un termine che ricorre frequentemente oggi.Una parola con la quale si farcisce spesso la storia della Sicilia normanna.In realtà questo termine non può appartenere a quel periodo,verrà coniato molti secoli dopo.Immaginiamo l'Europa Medievale:Mezzi di comunicazione zero,mezzi di trasporto limitatissimi,consapevolezza e coscienza di se sotto-zero,aspettative di vita basse perchè cinquant'anni li compivano in pochi. A quell'epoca poi,si rischiava la vita per un semplice raffreddore o per un indigesto.Quelli che noi consideriamo piccoli gesti quotidiani come accendere la luce o aprire il rubinetto dell'acqua(calda!)erano ancora lontani secoli e secoli.Non era semplice la vita!Questo stato di cose certamente favoriva chi deteneva il potere,più facile rispetto ad oggi poter controllare le masse.Gente rispettosa e timorosa delle classi sociali superiori,impaurita anche dal nulla, terrorizzata dall'ignoto e quindi facilmente suggestionabile.
La tolleranza.
Abbiamo detto che non esisteva ancora nemmeno come parola,figurarsi come presa di coscienza sociale.
Nella multirazziale Sicilia medievale la tolleranza semmai,fu rispetto,e nemmeno tanto spontaneo.Un rispetto che passava attraverso la legge.Imposto.Intanto agli arabi che da trecento anni popolavano l'isola.Come già detto molti tornarono a casa;i fondamentalisti non accettarono di pregare Allah sottovoce,in una terra ormai ufficialmente cristiana.Quelli che rimasero dovettero adattarsi alla nuova situazione.Libertà di culto si ,ma nell'assoluto rispetto del culto altrui.In caso contrario punizioni esemplari...Cristiani,musulmani,ebrei! Siciliani,normanni,arabi e lombardi.Tutti dovettero accettare la "Tolleranza imposta".Regole che,sotto un potere forte pian piano divennero abitudini per un popolo mite e aperto come quello siciliano.
Cattedrali, mosche e sinagoghe,un pour porrì inusuale di edifici sacri sorvegliati da castelli e fortezze.
Questa fu l'eredità che lasciò il Gran Conte Ruggero .
Con suo figlio Ruggero II° che si fregierà per primo del titolo di Re di Sicilia,avanzerà quel processo d'evoluzione che porterà l'isola ad essere il centro culturale del Mediterraneo.